Uno dice sono così, sono me stesso, penso a me stesso e mi comporto di conseguenza a come gli altri si comportano con me. Sano egoismo lo chiamano, ma l'egoismo non è sano e uno che la pensi così non è che lontano di parecchio da sé. Fin quando le proprie reazioni sono dettate dalle azioni e i comportamenti altrui, non si è se stessi ma la proiezione delle nostre paure e delle nostre incertezze sugli altri. Se qualcuno si comporta bene con noi, gioiamo, lo chiamiamo amico ma se ci gira le spalle per noi diventa altro, ci sentiamo traditi non pensiamo che anche quella persona è "una persona" con la propria vita (alcuni ne hanno più di una) e le proprie dinamiche. La consideriamo funzionale alle nostre aspettative e dimentichiamo che esistono anche delle esigenze, dei bisogni, che possono portare gli altri a deviare da quanto ci attendiamo.
Ci vuole molto lavoro interiore e non basta l'autoanalisi, occorre il confronto diretto proprio con queste persone prima di ogni giudizio o reazione. Già tempo fa ho avuto modo di dirlo, il principio secondo cui ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria vale per i sistemi meccanici, non ... [segue »]