Ricordi
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Li trovavo sempre lì, sulle loro poltrone in pelle ricoperte da plaid ricamati all'uncinetto. Sapevo già di trovarli in casa, l'audio alto del televisore percettibile già dall'esterno dell'abitazione mi confermava la loro presenza. Era un volume talmente assordante, che rendeva quasi impossibile la permanenza all'interno della stanza, ma scusato dalla loro età avanzata e dal loro udito quasi azzerato. Entrando mi ritrovavo sempre di fronte la solita scena, quasi come rivivere ogni giorno lo stesso giorno. La sala era grande, se non fosse stato per quella parete in legno che mio nonno aveva costruito ed eretto per dividerla a metà e ricavarci nel retro una saletta da adibire ad ufficio. Nella parete che divideva la stanza, si trovava appoggiata una enorme credenza nella quale erano disposti i liquori da offrire agli ospiti, il servizio di piatti e la biancheria per la casa. Al centro della credenza era stato ricavato un vano nel quale era stata riposta la tv. Una tavola quadrata in legno, si trovava al centro della stanza, scricchiolava tutte le volte che ti ci appoggiavi sopra, ci si stava in 4 ma si poteva aprire tirandola, centralmente fuoriusciva una prolunga, e, diventando rettangolare, poteva ospitare più persone. I ... [segue »]
Composto sabato 20 giugno 2015
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