Noi l'evoluzione tra spazio e tempo
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...parte di un disegno divino che ci fa risorgere dal buio.
“Parte quinta”
Prima la luce, poi, il buio intenso, figure senza forma, rumori, voci provenienti dal vuoto, quell'odore acre di muffa, di vecchio, quell'odore di cantina polverosa, dove le cose sparse in uno spazio infinito, non hanno più ordine, ed esistono, ancora, solo perché unite dal tempo in un magico legame misterioso.
La trovano vita... tutti i nostri pensieri, tutti i nostri impulsi e si espandono nell'aria, come pedine orfane in cerca di incastro. Il tempo diventa un grande puzzle, pezzetti di mosaico che vagano, vaganooo... alla ricerca di una collocazione, vagano alla ricerca di uno scopo, siamo noi quel mosaico, siamo noi uno di quei pezzetti, e allora abbiamo il dovere, di dare un senso al percorso.
Il tempo è la distanza che ci separa dall'equilibrio, lo spazio che resta tra noi e la materia in contatto con la terra, la forza che guida l'istinto, la fine ed il principio del nostro perimetro, una continua sfida.
Una continua provocazione.
Come un equilibrista che cammina sospeso nell'aria su una fune e passo dopo passo, osserva tutto dall'alto in basso, dal basso in alto, osserva e rivive, rivive e reinventa, reinventa ... [segue »]
Composto mercoledì 10 aprile 2019
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