Notte 19/04/2017

...ne frega un cazzo. Me lo ripeto, sette o otto volte, provo a convincermi. In un bar a quest'ora, con una gonna così corta, carina sapendo di esserlo, dovevi aspettartelo. Ma non duro molto, non posso accettarlo, perché per quanto possa essere ubriaco continuo a ripetermi che non è giusto se lei non vuole. No, non è giusto, non per me, so bene che se ci fosse maria seduta lì, probabilmente avrei dovuto ucciderli quei due. Quindi mi alzo, finisco il whisky in un solo sorso e vado. Gli spintoni cominciano subito, come se fossero lì frementi di esserci. Poche parole e mi faccio pestare per bene. Forse avevo bisogno anche di questo. E poi... precisa eccola lì, la rabbia, non vuole più essere vomitata o pisciata fuori, sale alla testa. Ci vuole così poco per picchiarvi inutili pezzi di cazzo, dopo il primo cazzotto vi sentite come se foste di cristallo che subito va in frantumi. Vanno via dopo poco, coglioni, conigli. Ordino un altro whisky, ho troppo sangue in bocca. Lei mi guarda con l'aria di chi pensa; "ecco, ora si avvicina e mi chiede se sto bene." No. No col cazzo. Sei stata solo il motivo ... [segue »]

Anonimo