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...che rimangono per i giudizi dei posteri della vittima. Quello è il figlio di colui che... Poi non è vero. L'uomo a volte è un giusto dilapidato con la calunnia.
Quando la vittima non si da pace è perché si è fermato dietro pensieri e situazioni che in realtà gli hanno fermato l'esistenza. Pretende la restituzione dell'onore che ha dentro e neanche la menzogna cancella. Il giusto muore limpido e lontano dai fatti a lui imputati falsamente. Il delinquente pensa ai suoi inganni e ha paura di salutare il mondo. Durante gli ultimi attimi prima di spirare li cita in una sorta di delirio pre - morte. La vittima che non si da pace e invoca la giustizia invano, non è in grado di procedere per il suo cammino vitale andando oltre il dolo ricevuto, per motivi di fatica nel sostentarsi o o per patologia che è subentrata a causa dello stato di sofferenza dato da un non riconoscimento da parte di altri del suo sentire la frustrazione di non essere stato compreso e/o creduto. Spesso non è vero. Semplicemente non aveva un buon avvocato che ha svolto con determinazione il compito di difenderlo e ha perso la causa per ... [segue »]
Composto venerdì 5 gennaio 2018
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