Amore

Con te sto bene.
Sto davvero bene quando ci baciamo e riusciamo a colmare la distanza che ci separa.
Con te sto bene quando riesco a dimenticare e farti dimenticare che quello che ci ha unito ha rischiato all'inizio di dividerci.
Sto bene quando smetto di pensare che l'argomento che ci accomuna alla fin fine è solo uno.
Sto bene fin quando riesco ad illudermi che io e te siamo anche altro, non solo frenesia dei corpi e passioni bruciate velocemente.
Riesco a stare bene quando passo sopra ai tuoi toni freddi, alle illusioni che dapprima mi regali, salvo poi farle scivolare sulla strada della tua insensibilità.
Sto bene quando riesco, anche se per poco, a vincere la tua razionalità, pur ricevendone in cambio solo un sentimento tiepido di appartenenza.
Sto bene quando mi sforzo di accettare il tuo senso del dovere.
Quel senso del dovere che ti porta sì ad essere attento alle mie esigenze, ma quasi fosse più una forzatura che per reale desiderio di farmi stare bene.
Quasi che il farmi stare bene confermasse il tuo valore di persona.
Cerco di stare comunque bene quando la tua mente innalza paletti, punti fermi, muri a cui è impossibile per i sogni accedere, superarli.
Fingo di stare bene nelle tue frequenti assenze, mancanze, distanze che mi fanno sentire fin troppo spesso inutile e scontata.
Sto bene quando ti chiamo amore e tu fingi di ricambiare.
Ed io fingo disperatamente di crederti.
Perché Dio solo lo sa quanto vorrei stare bene con te.
Quanto vorrei poter chiamare amore questa cosa che mi regali.
Ma che all'amore somiglia solo da lontano.