Vento di primavera

...di casa, le urla infernali della loro solitudine, ognuno deve restare nel deserto di dolore del proprio cuore, impossibilitati di mettere il naso fuori dalla soglia del proprio rifugio, mentre il nemico invisibile con mani assassine sta cancellandoci tutti nel vicinato, senza poter dare il necessario conforto neanche ai più soli, i più disagiati, chiusi nelle loro eterne case, senza saper le lacrime che scorgano dagli occhi miei, ma in questo deserto neanche le fosse si accorgono.
Avrei bisogno di te, che instilli tenerezza sino in fondo al cuore, di tenermi forte le mani, per condurmi in un affidato porto svelerei io al vento questa affannata vela per non vedere cadere e rotolare più in fondo i sogni di tutti i bambini del mondo. Quello che più mi interessa di questa vita, è il cuore di ogni bambino perché è la parte viva del cuore che vive in noi, che abbiamo scordato da un secolo la disponibilità, l'immensa felicità che regala soltanto l'accarezzare ogni bambino, tocca in fondo al cuore.
La nostra vita è diventata una eterna lotta fra saputelli e prepotenti, in cui si sospetta anche dei più gentili sentimenti, solo la notte più viva ci vive dentro l'anima. Soltanto l'acqua pura e dolce del tuo sguardo carissimo nipotino, mi appartiene e mi è necessaria, e come una poesia mi sostiene quando sorridi quando dall'altra parte della barricata scivoli nel mio cielo, soltanto allora esco dal mio silenzio, esco un po' fuori dai miei giorni più amari, e nell'incanto e nella purezza del tuo sorriso trovo la forza per restaurarmi l'anima accarezzata dal tuo vento di primavera!

Tonino Fadda

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