La musa con l'arpa
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Lei cominciava a sfiorare l'arpa ed io accoccolato vicino al cielo la ascoltavo cominciare a vibrare la voce.
Quelle note spargevano polvere d'argento attorno alla grande Luna che ci guardava immobile da sopra le cime delle colline intorno.
Emozioni spesso viste nel silenzio della notte adesso avevano anima e un corpo. Quelle emozioni danzavano davanti ai nostri occhi prendendo forme dal fumo del fuoco che avevamo acceso perché le nostre anime non gelassero.
È tra quelle colline, su quel legno ardente, che vidi bruciare il dolore della solitudine; per una notte. È per quella notte che le note nate dalle sue lunghe mani e dal cristallo della sua voce mi hanno liberato il cuore.
Il profilo di lei illuminato dalla Luna e trafitto dalle oscillazioni del fuoco, il suo regalo a me che le avevo chiesto vita. E vita lei donava regalando libertà col suo corpo appoggiato all'arpa. E vita lei donava regalando il fiato per respirare l'aria del cuore col suo canto.
Le emozioni di fumo si muovevano senza perder forma, si muovevano nell'aria: Amore costruito dai suoni, tenue corpo davanti la Luna. Affetto costruito dai suoni, tenue anello davanti la Luna. Libertà costruita dai suoni, tenue scia davanti ... [segue »]
Composto martedì 22 gennaio 2008
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