Scritto da: debbie

Crudeltà umana


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...da tutte le parti... non ha più le zampe... non ha più pelo... ma è viva... è ancora viva... e continua a guardarmi... piange... v prego fate qualcosa! Lucky ti amo... non lasciarmi... è irriconoscibile... la mia bellissima Lucky ora è una carcassa di carne ed ossa sanguinanti... ma la sua anima è ancora viva... mi guarda e continua a piangere e mi dice di scappare. Ti amo.

Me l'ha detto sottovoce, prima di morire dopo una terribile agonia. Lucky non c'è più... non c'è più... me l'hanno portata via crudelmente senza motivo.
Hanno preso me adesso. Mi hanno legato. Mi tengono fermo. Spero di morire subito. Mi iniziano ad amputare le zampe, a tagliare il pelo, a scorticare la pelle e a scuoiarmi... non soffro... penso a Lucky... penso che tra poco la potrò rivedere e riabbracciare... l'ultima cosa che ricordo è l'uomo con gli occhi a mandorla che ride mentre mi torturano... mi sento debole ma non piango... sono felice di morire... potrò incontrare Lucky in paradiso e nessuno potrà mai più farci del male... il nostro pelo verrà venduto per pochi euro nei tanti mercati cinesi... ma nessuno mai saprà che le pellicce importate in Italia dalla Cina sono state ricavate da milioni e milioni di cani come me e Lucky.
Addio padroncino mio! Tu che mi hai voluto bene. Ti porterò sempre nel cuore e il mio pensiero non ti abbandonerà mai... ero uscito per fare un giro e incontrare Lucky... ma né io, né lei torneremo mai più.

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    Scritto da: debbie
    Riferimento:
    È un semplice racconto basato su un fenomeno contemporaneo: la crudeltà dell'uomo nei confronti degli animali in Cina.

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