L'equatore del mondo
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...a riparare le enormi falle che il progresso, la scienza, le multinazionali e l'ingegneria, l'uomo con mania di onnipotenza, ha prodotto in questi ultimi cento anni poiché, se tutto rimane com'è, la grande diga, dalle piccole ma numerose falle, sta per cedere... e non risparmierà nessuno. Vorrei sottolineare che non sono per niente un catastrofista, anzi, sono a favore della scienza e del progresso ma solo quando questo è accompagnato dalla logica e dalla ragione senza l'appannamento e obnubilamento del tesoro più irresistibile per l'umanità: "il profitto". Che dire: bisogna lottare, sempre; nella speranza che qualcosa, prima o poi cambi.
Come sono cambiati i nostri giovani? Mamma mia: a guardarli adesso sembrano tutti uguali, omologati, tutti dentro ad un binario invisibile e depersonalizzante della globalizzazione che li vuole sempre al passo coi tempi e li spinge al consumismo sfrenato, finendo poi, per consumarsi loro.
Ho conosciuto tantissime ragazze, ragazzine con le quali, dialogando, viene fuori uno spaccato di una società alla deriva: le istituzioni, come la scuola, ormai, non funge più da quello che doveva essere il suo compito primario: fare da filtro tra il termometro sociale e i giovani...; e loro nel frattempo che fanno? Niente, assoluta autarchia,... [segue »]
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