Sole di marzo

..... nemmeno quello che mi era dovuto. La vecchia mi guardava aspettando che io parlassi e io le guardai la faccia... così rotonda e fresca, i capelli di un bianco candido raccolti sotto un enorme fazzoletto a fiori... spento... come il sole di marzo. Gli occhi languidi di un grigio azzurro... di quell'azzurro che inevitabilmente porta a piovere, la bocca piccola, una linea morbida avvezza un tempo, forse, a sorrisi che ora facevano fatica a sbocciare... eppure c'era in lei qualcosa che io non avevo o che sentivo di non avere, non sapevo dirlo allora e non so spiegarlo oggi a distanza di tempo. A me apparteneva il vuoto... freddo e gelido, a lei un colore che malgrado tutto possedeva e che mi lasciò la precisa consapevolezza di condividere con lei qualcosa di inspiegabile... ma così vero.
È giusto - dissi - con voce che a fatica venne fuori, non pensando neanche a ciò che dicevo, sopraffatta da pensieri che finivano per risucchiare quel poco di vita che ancora c'era in me. Eppure quel tono così morto alla vecchia sembrò dolce, un essere che le dava quelle attenzioni che la paura o più propriamente lo schifo le facevano mancare. Una vivida ... [segue »]

Rossella Porro