Quel giorno
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Quel giorno il fiato si bloccò e il cuore si fermò per un'istante al solo si. Ero in giro con gli amici, il telefono squillò, risposi e sentii la sua voce che disse: "il test è positivo". Io stupito, con voce rauca e tremante dissi "cosa è positivo?". Chiuse la chiamata e per tutta la notte non sentii più la sua voce leggiadra come un soffio di vento. La mattina successiva il telefono squillò "Sono in cinta e tu sei il padre". La vita come un fulmine in un giorno d'estate squarciò le mie emozioni, una lacrima scese piano. "Cosa facciamo?" Disse, "vengo lì" risposi. Presi il primo pulman e corsi lì tra la nebbia e la pioggia che mi separava da quella speranza tanto sperata. Arrivai! Distrutto e stanco... Stanco di piangere e stanco di respirare con la voglia di fermare il tempo, di rimandarlo indietro.
Dopo una lunga discussione finalmente la decisione più presa è la portammo avanti da soli, io e lei contro tutti, contro l'ignoranza della gente convinta che l'aborto non sia la giusta strada da percorrere. Quel giorno domandai a me stesso. Cosa sono io? Cosa sono gli altri per decidere cosa è giusto e ... [segue »]
Composto mercoledì 23 dicembre 2009
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