Il suono della fisarmonica
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La luce dorata del tramonto rendeva più lunghe le ombre degli edifici e delle persone che passeggiavano lungo Avenue de New York, comprese le loro. Perché fossero su quel lato della Senna, non è dato a sapere. Ci si ritrovarono dopo vari saliscendi dalle metropolitane, senza cartina e guidati dal vago ricordo di una fotografia vista tempo prima, ancor prima di programmare il viaggio.
Camminavano l'uno accanto all'altra, senza tenersi per mano ma lasciando che ad ogni passo solo i gomiti o i dorsi delle mani si sfiorassero infondendo la sensazione, qualora ne mancasse la consapevolezza, che erano lì insieme.
L'aria frizzante di una piacevole serata primaverile eliminava la stanchezza che avevano accumulato durante la giornata da turisti, quella in cui si deve vedere o fotografare tutto quello Parigi offre, con soste brevi per non perdere tempo: musei, edifici, angoli, chiese, cattedrali, viste di corsa e di sfuggita, giusto il tempo di un click della macchina fotografica prima di riprendere una marcia, quasi forzata, verso la meta successiva. Sembrava che avessero visto tutto, a giudicare dalle centinaia di immagini memorizzate nella fotocamera che venivano controllate dopo ogni scatto.
"E ora dove si va? – chiese lei, che Parigi non l'aveva ... [segue »]
Composto lunedì 20 dicembre 2010
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