Parte II - 2 giugno

...al peluche di dirgli qualcosa per consolarlo, ma sa che non servirebbe a nulla, e decide di fare ciò che aveva già progettato, in questa evenienza: con un pennarello indelebile, scrive sulla pancia bianca, immacolata, del peluche una frase. Che gli entra dentro come una pugnalata al petto. Come se, in fondo, fosse già scritto che dovesse andare così. Ma è così che va: giochi, tiri fuori tutte le tue carte, dai il massimo, ma devi accettare anche di poter perdere. Ciò che conta è che tu abbia dato tutto, fondo ad ogni energia, prima dal cuore, che dalla testa. E Matteo, mai come stavolta, è esausto. Nel cuore, prima che nella testa.
Il lieto fine non esiste.
Ore 20:30. La sveglia suona, e non è mai una notizia positiva. È una rottura già nei giorni normali, figuriamoci quando uno è in viaggio, e dopo una scoppola del genere. Pennichella che tra l'altro è servita a poco e nulla, se non a fargli rivivere in maniera ancora più intensa l'ultimo anno e mezzo. Quegli occhi. Quell'odore. Non c'è nulla, distanza né tempo, che possa cancellare il ricordo di una persona quando questo è rievocato dal suo odore. Il collegamento tra ... [segue »]

Guido Paolo De Felice

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