Parte I - 1 giugno

Roma. Ore 22: 30

"Attenzione: informiamo i signori passeggeri che l'imbarco del volo fr5523 diretto a Madrid avverrà dal gate a2 invece che a6". Matteo sbuffò, con le labbra ancora sporche di schiuma di cappuccino. Prima due ore di ritardo, ora questo. Segnali, per uno fatalista come lui. Pagò il cappuccino e cercò un posto tranquillo dove poter aspettare. Appoggiò il giornale sulla sedia di fianco la sua, e tirò fuori la sua agenda, l'amica delle grandi occasioni. Si soffermò sulla fotografia che faceva da segnalibro: era sbiadita, con i colori venuti fuori alla rinfusa, visi quasi spiritati, insomma non uno scatto tecnicamente memorabile. Ma guai a giudicare una fotografia in base a degli squallidi parametri tecnici: la bellezza di una fotografia la fanno i soggetti, il ricordo del momento che resta lì, intrappolato per sempre, e che non potrà mai più tornare. Era incredibilmente romantica quella fotografia. Se la coccolava Matteo. Era l'unico ricordo tangibile che avesse di Alice, visto che lei aveva salutato tutti ed era fuggita a Madrid. Per studiare, in realtà per inseguire il suo sogno di diventare medico. Mise da parte la fotografia, e lesse cosa aveva scritto nell'agenda in quel preciso punto.
"Come diavolo fai ... [segue »]

Guido Paolo De Felice

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