Parte I - 1 giugno
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...tua tenacia, le ali per affrontare quel salto. Non ti posso assicurare che riuscirai a volare. Non racconto bugie. Ma non posso neanche darti per scontato che cadrai, che fallirai. Perciò, se a quel sogno tieni davvero tanto, capirai che quel rischio va corso. Quello di rendersi ridicoli, perché come altro si può definire agli occhi di chi non sa volare, di chi non ha neanche mai provato a darsi una chance, uno che sul ciglio di un burrone prova a saltare per vedere se riesce a volare per raggiungere il suo sole, il suo sogno? Lo chiamerebbero ridicolo, folle, pazzo, malato, squinternato, deficiente, stupido, imbecille, coglione. Io lo chiamo, semplicemente, sognatore. E di un sognatore che farà di tutto per realizzare il suo sogno, non si potrà mai dire che sia stato un perdente. Mai.
"Imbarchiamo ora i passeggeri del volo fr5523 diretto a Madrid, i passeggeri sono pregati di presentarsi all'imbarco muniti di documento di riconoscimento in vista. Grazie". Ripose l'agenda, tirò un lunghissimo sospiro. Tentennò un attimo. Lunghissimo. Infinito. Dopodiché raccolse il suo trolley e andò a mettersi in coda. Matteo, e lui ne era a conoscenza, in quel momento era diventato un sognatore.
Composto martedì 1 giugno 2010
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