La baia delle stelle
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...l'autista do pulmann non a sentiva, tu a chesta ora eri da n'ata parte ". L'autobus, fermo una decina di metri più avanti e con l'autista che era stato accompagnato a bere un bicchiere d'acqua, tanto era stato lo spavento. Anna, ancora lì al balcone, come impietrita." Sto bene, amore mio! ", le gridò con tutta la forza che gli era tornata in corpo. La schiena di Anna, rimasta ancora curva dopo il grande urlo che aveva emesso un attimo prima, tornava lentamente a riacquisire la postura originale, restituendo al suo corpo quella leggiadria che la rendeva semplicemente bella. La sua bocca si aprì, quasi a inghiottire tutta l'aria possibile, la stessa che sembrava esserle mancata. Ripetette questo esercizio un paio di volte. Il proiettore aveva ripreso a far scorrere la vecchia pellicola regolarmente e nessun fotogramma si sarebbe bruciato. Un" crocchio "di persone aveva circondato Angelo, premurose sul suo stato di salute." Grazie, grazie, sto bene, non sono mai stato così bene. Andare a casa, sennò Anna si preoccupa ancora di più ", faceva notare Angelo ai troppo insistenti." Evidentemente, è pigliato nù colpo'e sole ", fu la diagnosi medica del solito impiccione di passaggio. Angelo ... [segue »]
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