La baia delle stelle
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...sua bella:" 'o Romeo d'Amalfi ", qualcuno lo aveva soprannominato. In effetti, non aveva occhi e pensieri che per lei, la sua Giulietta. Continuando ad attraversare la strada, un urlo disumano lo fece arrestare immediatamente: era quello di Anna. Il suo sguardo tornò immediatamente al balcone dove poco prima c'era il suo bene. Il cuore sembrava essersi paralizzato all'improvviso. La bocca, tale era stato lo spavento, faceva fatica perfino ad aprirsi. Lei, come una statua di cera, era lì, immobile. Le sue esili mani erano rimaste strette nervosamente alla sottile ringhiera. Le vene, tale e tanto era il gonfiore, sembravano voler esplodere da un momento all'altro mentre un silenzio irreale aveva avvolto il piccolo borgo. Sembrava la scena di un film, il fotogramma della pellicola rimasto impigliato nel proiettore col rischio di andare a fuoco all'improvviso. Ogni cosa sembrava essersi fermata, la gente aveva smesso di camminare, il gelataio di servire il gelato, perfino i cani di abbaiare. A un tratto, Angelo sentì qualcuno strattonarlo con vigore:" Angelì, ma sei cecato? ", gli disse donna Carmela, una vicina, con un tono di voce concitato." Se quella poverella – riferendosi ad Anna. Non se metteva a strillà'ncppo ò balcone e ... [segue »]
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