Contro cuore

...a interagire. Ogni tanto i loro occhi si incrociavano. Quando accadeva, lei subito distoglieva lo sguardo. Non riusciva mai a sostenerlo e sicuramente non ne era capace con lui. Forse era la paura che lui potesse leggerci qualcosa dentro, che lui potesse capire quanto le piaceva, che potesse spaventarsi per i suoi pensieri, che potesse accorgersi che in quei pensieri c'era solo lui, che a lui potesse non piacere quello che vedeva davanti a sé. Le braccia di lei, i suoi occhi e tutto il resto del suo corpo mostravano allontanamento, indifferenza, freddezza, ma solo lei sapeva lo scompiglio che nascondevano. Tutto dentro di lei urlava silenziosamente per lui. Aveva un universo dentro che si agitava ogni volta che lo vedeva. Per questo spesso scappava. Se solo lui si fosse avvicinato un po' di più, avrebbe sentito il rumore dei suoi pensieri e tutte le parole che lei avrebbe voluto dirgli, ma che, per mancanza di coraggio, cercava di soffocare. Avrebbe sentito le emozioni che le sbattevano dentro e che avrebbero voluto uscire, circondandolo in un abbraccio silenzioso. Avrebbe visto se stesso riflesso nei suoi occhi e nel fondo della sua anima. Avrebbe sentito pronunciare il suo nome milioni di ... [segue »]