Un mezzogiorno d'agosto
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Accadde nella seconda metà del secolo scorso. Ogni persona della mia generazione si portava ancora dentro le vicissitudini causate dal secondo conflitto mondiale, da cui era uscita fiaccata nel corpo e nello spirito.
L'inizio della ricostruzione, con i programmi di investimenti infrastrutturali e di rinascita dell'agricoltura, infondevano un moderato ottimismo; la vita quotidiana si avviava verso la normalità ed erano riprese le consuetudini che la guerra aveva fatto accantonare.
Si ritornava ad andare in villeggiatura, che consisteva nel trascorrere i mesi estivi o parte di essi in una casa diversa da quella dove abitualmente si dimorava, preferibilmente in località marine, ma anche in campagna o nelle zone amene dei paesi collinari nelle vicinanze di Napoli.
Andai a trascorrere il mese di luglio ed alcune settimane del mese successivo dai nonni materni, in una casa circondata dalla campagna che si stendeva lungo le pendici del Monte Somma, a ridosso del Vesuvio; portai con me "i fratelli Karamàzov", romanzo ricevuto in dono per la conseguita promozione scolastica.
Vagavo per ore intere lungo sentieri costantemente arricchiti da una natura rigogliosa e prorompente, in cui vivevano numerose specie di animali e svolazzavano farfalle coloratissime alla ricerca della ricca e odorosa flora mediterranea. Spesso mi ... [segue »]
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