Un mezzogiorno d'agosto
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...leggere qualche pagina. Era la parte in cui Katerina, la bella fanciulla russa, confessava il suo amore a Dimitrij, il più grande dei fratelli Karamàzov, dopo avergli restituito i soldi che aveva ricevuto in prestito per aiutare suo padre.
La ragazza ascoltava con attenzione la mia lettura; visibilmente colpita dal contenuto di quel punto del romanzo, esternava un sorriso dietro cui dava l'impressione di nascondere pensieri indecifrabili e misteri impenetrabili, che incidevano segni profondi sul suo viso; mi sollecitò più volte a continuare nella lettura accompagnando timide espressioni verbali con eleganti movimenti delle mani ed il suo misterioso sorriso.
Lessi ancora qualche pagina. Poi l'interesse per il romanzo improvvisamente cadde e le nostre coscienze furono catturate da più forti e profonde emozioni.
Non dicemmo neppure una parola.
Non la rividi più. Neppure la cercai; ho sempre desiderato che quella straordinaria esperienza rimanesse avvolta nell'atmosfera irreale e di sogno in cui si svolse.
Più volte sono tornato da quelle parti; la ricca vegetazione non c'è più, è stata ingoiata dal cemento e dall'asfalto. Anche se una testimonianza di quei tempi è andata via, la strada panoramica che ora ne ha preso il posto non ha cancellato il ricordo di quel mezzogiorno ... [segue »]
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