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...Sentivo ancora il suo profumo, infervorare la mia mente, di un buono ineluttabile.
Avevo in me chiaro, nell'attenzione e nel cuore, quanto l'avrei amata.
Ancora, per sempre.
Ma spesso, sempre non è per sempre.
Non per tutti.
È solo una sciocchezza, il pensarlo?
Cominciò a piovere.
Con la fronte appoggiata alla finestra, guardai le mille gocce infrangersi sull'asfalto della strada.
Goccia dopo goccia, sembrava che i sogni volessero annegarci dentro.
Acqua di attesa.
O semplicemente solo la fine.
Quale strana ed indefinita sensazione di dolore, il provare così tanto Amore e non esserne più ricambiati.
È come iniziare un lungo, malinconico viaggio e sapere, di avere la certezza di non ritornare a casa.
Per restarci insieme.
Ma convinsi il mio io, a dover restare, con la forza che avevo sempre avuto e che avrei dovuto tirare, nuovamente, fuori.
Difficile pensare, che avremmo potuto essere, comunque amici.
Non era quello il momento.
Capii che era arrivato il tempo di salutarla.
Le dissi: "Vieni, ti accompagno e sarà l'ultimo ricordo che avremo di noi... Noi che passeggiamo vicini ed i nostri cuori che si allontanano".
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