Vorrei abbracciarla e sussurrarle di non aver paura, che il peggio è passato, che c'è ancora tempo per sperare, per sognare, per credere. Vorrei poterle raccontare di un mondo dove non regna l'egoismo, l'opportunismo, la meschinità, ma dove esistono ancora valori come il rispetto, l'umiltà, l'amore verso il prossimo. Vorrei prenderla per mano, portarla fuori dal suo nascondiglio, mostrarle quanto può essere confortante a volte allungare la mano sapendo che c'è qualcuno pronto ad afferrarla. Vorrei non doverla guardare in silenzio, mentre erige barriere sempre più alte, mentre cela lacrime dietro falsi sorrisi, mentre osserva sprezzante ed incattivita tutto ciò che la circonda. Vorrei alzarmi una mattina, guardarmi allo specchio e capire di aver vinto la mia battaglia... perché non ci sarà più nessuno da dover rassicurare, non ci sarà più nulla da dover mettere a posto, perché non avrò mai più bisogno di un rifugio dove correre ogni volta a nascondermi.
Composto mercoledì 29 ottobre 2014
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