Scritto da: Eraldo Fenech

Jeena, storia di una bisex


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...baciato queste tue meravigliose labbra così carnose ed invitanti. E tu ti sei svegliata di colpo!".
"Sonia, ma che cazzo fai? Che schifo dici? Ma che pezzo di stronza sei? Lesbicaccia del cazzo! Questo sei? O Dio mio! Alzati, rivestiti, va' via da qui, sudicia porca che non sei altro! Ecco perché volevi dormire con me!".
Andai in bagno e cominciai a vomitare, pensando ai baci che Sonia mi aveva dato! Ne era segno eloquente la traccia di rossetto lasciatami sulle labbra e che io vedevo osservandomi allo specchio. Mi chiese ed implorò perdono. Non avrebbe mai più osato; non voleva che la considerassi una estranea. Mi disse che aveva avuto un momento di smarrimento. Cominciò a piangere e mi abbracciò singhiozzando.
Lei era nuda ed io sentivo il suo seno contro il mio; aveva come dei sobbalzi; tremava; mi diceva che mi voleva bene come amica, che non avrebbe mai voluto che io mi adirassi con lei. Le presi il volto fra le mie mani per rincuorarla: i suoi occhi pieni di lacrime sembravano ancor più luminosi ed espressivi: era decisamente bella.
Ora era a pochi centimetri da me; ne potevo scoprire la perfezione dei lineamenti, il naso, la ... [segue »]
Composto domenica 22 novembre 2015

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