Amare può significare anche avere momenti in cui si dimentica di provare la felicità. O perlomeno di averla alla portata, ma di non poterla raggiungere. È forse la più brutta sensazione che questo impulso può offrire. Se potessi, vorrei guardarti con uno sguardo che possa non nascondere il cuore, per dirti quanto i dubbi che sono tra noi insegnino a tacere la voglia di non fermarsi davanti a nulla. Nulla che possa sbarrare il cammino di questo amore. Tu sai che questa forza che abbiamo solo insieme, ha la magia di poter fermare il tempo e la facoltà di poter passeggiare mano nella mano in un posto da cui possiamo vedere il mondo intorno agitarsi freneticamente, mentre noi realizziamo la caratteristica di ciò che può esistere e avverarsi. Ti ho riconosciuta dall'eccitazione degli sguardi, ti ho capita dalle tue occhiate. Quando cominci ad amare qualcuno, sembra che la vita possa promettere qualunque cosa e non esiste luogo che possa rendere disponibile uno spazio adeguato. Ho bisogno di guardarti, in un modo diverso con i ricordi che non rimangono mai gli stessi, credendo che questa eternità li possa evolvere per poterli chiudere nella stanza del cuore. Ricorda i nostri sguardi, quelli inconsapevoli, quelli che hanno preceduto il nostro primo giorno, quelli che ci hanno portato ad amarci. Le occhiate che provenivano dal cuore, che guardavano con il battito veloce, che osservavano per scoprire il riflesso dei propri occhi specchiati nei miei. A qualche occhiata dal cuore, per dirti che ti bacerò con lo sguardo, che ti accarezzerò con gli occhi, ti amerò con il cuore.
dal libro "A qualche occhiata dal cuore" di Giorgio Baiardi
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