We'll come back
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...Tommaso, raggiante "Hai mangiato? Stai facendo il bravo con le zie?"
Erano domande a cui un bambino di due anni non era in grado di rispondere, ma l'importante era parlargli, fargli capire che non era stato abbandonato, che lo facevano per il suo bene. Anche se era molto difficile.
"Ma certo che ha mangiato tutto, è un bravo bambino Leonardo, vero? Saluta la mamma e il papà!"
Leonardo guardò dritto nella telecamera e sorrise, muovendo la mano in segno di saluto e biascicando un "ciao". Eva lo guardò, e pianse. Tommaso le strinse con forza la mano. La conversazione durò più o meno dieci minuti, finché durò l'attenzione di Leonardo, che preferì mettersi a guardare i cartoni animati in televisione, un rito che si ripeteva ogni sera prima di andare a dormire.
"Tenete duro, ragazzi" sussurrò zia Marta, seduta accanto a sua moglie "State tranquilli, Leonardo sta bene e non gli manca nulla"
"Lo sappiamo, zie" rispose Tommaso "Grazie"
"Non dirlo nemmeno per scherzo, tesoro"
Quando la telefonata terminò, Eva si lasciò andare alle lacrime. Le mancava così tanto, era surreale quella situazione.
"Eva..." sussurrò Tommaso, accarezzandole il volto bagnato "Abbiamo preso la scelta giusta, non potevamo tenerlo a casa, non ci siamo mai,... [segue »]
Composto mercoledì 15 aprile 2020
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