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...natura, un'esplosione lentissima di semi meravigliosi che hanno generato bellezza e cosa più importante, la vita.
Sono in un paradiso di giardino circondato dai semi più belli dell'universo.
Circondato da tanto splendore come potevo non sentirmi triste e solo?
Aspettavo rassegnato il mio destino, attendevo un temporale che mi avrebbe strappato via dalla terra a cui a fatica cercavo di restare aggrappato. Le mie radici non sono profonde e il terreno è così duro, è un mio nemico e i temporali mi fanno tanta paura.
Cos'altro mi potrei aspettare alla fine di ancora più spaventoso e triste? Bè se non mi avesse colpito il temporale lo avrebbe fatto l'ascia di un contadino che bisognoso di legna mi avrebbe ridotto in tanti pezzetti e trascinato nella sua casa per scaldarsi e finalmente almeno lì, sarei servito a qualcosa.
Un giorno come un altro ero così intento a contare le ghiande di un bellissimo ramo intrecciato della madre quercia da non accorgermi subito che qualcuno mi aveva toccato. È stato un tocco leggero come la carezza di una piuma, dolce come il nettare dei fiori.
All'improvviso capii di cosa si trattava: una mano mi stava accarezzando e non avevo il coraggio di guardare.... [segue »]
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