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Non so più chi sono e quasi non mi riconosco più. Sto invecchiando e con il passare del tempo mi sono trasformato in un albero triste e spoglio. Gli animali per paura non si avvicinano, l'erba attorno a me non cresce e guardo con invidia tutti gli altri arbusti che orgogliosi si pavoneggiano con i loro fiori colorati e le loro foglie di un verde così brillante che quasi mi acceca. Quando mi passano accanto tutti mi evitano perché ho l'aspetto smunto e sembro quasi morto.
In realtà non lo sono, sono solo triste e solitario perché non posso godere dei colori e dei profumi dei fiori che appartengono solo agli altri.
Le piante sono spoglie generalmente in inverno e fioriscono in primavera, richiamando la vittoria della vita sulla morte.
Io non sono mai fiorito, ci ho provato, ma ho sempre fallito.
Accanto a me c'è una quercia, grande e immensa. Io al suo cospetto sembro un rametto secco buono neanche per accendere un fuocherello. La quercia è la madre di tutte le piante, albero forte, possente quasi eterno, asse del mondo e sacro agli occhi che si posano su di lei con amore.
Mi guardo intorno e vedo solo ... [segue »]
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