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...Chi c'era vicino a me? Era il contadino? Era venuto a strapparmi dalla mia triste vita? Era un passante stanco che per sbaglio si era appoggiato al primo ostacolo che gli era capitato vicino?
Lentamente, molto lentamente abbassai lo sguardo perché quella mano non si era allontanata ma continuava a muoversi con dolcezza, come se avesse paura di farmi male.
Con il fiato sospeso abbassai lo sguardo e vidi che si trattava di un ragazzo.
Mi si avvicinò ancora di più ma riuscivo appena a scorgerne il profilo tanta era l'emozione di essere stato notato da un giovane. Ero così sorpreso, non era mai successo che qualcuno si fosse appoggiato a me, proprio me che avevo un aspetto così triste e smembrato. Un misero albero pronto per essere abbattuto, buono solo per essere usato per ravvivare il fuoco di un camino.
Il ragazzo invece si appoggiò al mio tronco e quando sollevò il viso io rimasi fulminato.
Aveva un viso bellissimo, era così giovane, sembrava un angelo, i suoi occhi erano limpidi, puri, mi facevano tremare nel profondo e cercavo con ferocia di tenermi radicato al terreno.
Non avevo mai visto un ragazzo così bello prima d'ora e lo guardai ammirato.... [segue »]
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