La signora del tempo
Capitolo: 2Scegli la pagina:
...parlato tanto di questo luogo che ho desiderato vederlo".
"Ah capisco, come si chiamava suo nonno?".
"Erold Smith"
"Smith, si ricordo, e lei ragazzo mio, come si chiama?".
"Come mio nonno".
"Capisco, anche mio figlio Carlos ha imposto il mio nome al suo primo figlio, venga, le presento la mia famiglia".
"Ne sarò felice, a cosa è dovuta questa festa? Se non sono indiscreto".
"Stiamo festeggiando il compleanno di mia nipote Luce, non che una nuova, l'aurea".
"Davvero è quante ne ha?", domando Erold curioso.
"Ho perso il conto a dire il vero, vediamo un po'..." l'uomo cominciò a fare l'elenco, il signore del tempo rimase impressionato, pensò che non fosse possibile che un essere umano potesse assorbire tanta conoscenza, ma poi pensò che in fondo alcuni esseri umani erano geniali, forse la nipote del padrone di casa l'era, ci fu poi il rituale delle presentazioni, tutto andò bene finché non gli fu presentata una donna, bella, ma con la voce petulante, che gli domando:
"Mi dica signor Smith, che lavoro fa lei?".
"Oh bhè, ho tanti di quei dottorati, che tutti mi chiamano il dottore".
"Santo cielo, un altro fissato con la conoscenza", disse la donna petulante.
A quel punto ... [segue »]
Composto mercoledì 30 marzo 2011
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