Cersei Lannister
"Regina tu sarai" le sibilò la megera "fino a quando un'altra, più giovane e più bella, non arriverà ad abbatterti e a portarti via tutto ciò che ti è caro." E a quel punto fu impossibile fermare le lacrime. Scendevano lungo le guance della regina, brucianti come acido. Cersei lanciò uno strillo stridulo, si coprì i capezzoli con un braccio, portò l'altra mano davanti al sesso e iniziò a correre, aprendosi un varco tra i Reietti, piegata in avanti mentre risaliva la collina come un granchio deforme. A metà della salita inciampò e cadde, si rialzò, cadde di nuovo dieci passi più avanti. E poi si ritrovò a strisciare, arrancando su per la collina a quattro zampe come un cane, con la gente di Approdo del Re che le faceva ala, ridendo, incitandola e applaudendo.
Composto venerdì 11 gennaio 2013
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