"Ciò che avviene in me, è bene che tu lo ricordi in ogni momento da oggi in avanti, è una faccenda privata. Effetti personali. Non c'è politica, non c'è etica, non c'è ragione e non c'è pietà. C'è un corpo che smette di funzionare così come te l'hanno consegnato. E dopo è un casino. Certo, ti sconvolgerà come a volte si possa essere felici anche nel casino, e passeggiare a testa alta (purché distratta) nel fruscìo di chi ti offre" comprensione "o di chi invece non te la" accorda ". La gente ha questa oscena necessità di" offrire "; comprensione o sdegno è la stessa cosa. Loro offrono. Io sono più disperato, loro più ridicoli. Fanno del tuo allegro disastro una battaglia più grande di te, ma niente è più sublime di un disastro. Ti diranno che io moralmente non vado bene, oppure, viceversa ti diranno che io ho il diritto di fare tutto ciò che mi pare. Di fatto, quando avranno finito di parlarti e dirti cose opposte su di me, li vedrai sconsolatamente uguali. Come tristi scolari ad una recita di un eterno fine anno, con abiti affittati per corrispondenza e la disperata necessità di stare da un ... [segue »]