Tenebre
Capitolo: Tenebre 3Scegli la pagina:
...tienilo tranquillo il cane."
Non molto felice, la zia annuì alla richiesta della nipote in quanto le pareva una soluzione molto ragionevole; non prima però di averle lanciato una severissima occhiata dettata però dall'amore, come dire; "Se non stai più che attenta e in campana in questa circostanza, ti prendi un sacco di legnate anche da me".
Adesso Resutte, stava varcando la soglia del pub, ma dalle vetrate esterne aveva già intravisto, che all'interno regnava parecchia tranquillità, forse troppa, già ma sicuramente era una mattinata tranquilla con gente sonnacchiosa, a dispetto della musica che invece ne usciva, lasciando presumere che all'interno il volume doveva essere abbastanza alto. "C'è nessunooo?" Entrando così esordiva la Rasenov.
Di nuovo quella mattinata doveva riservare delle poco piacevoli emozioni alla ragazza e alla zia, perché all'interno del saloon non sembrava esserci anima viva, nessun avventore, nessuno del personale al bancone; ma la musica andava, "forse sono tutti nella stanza di là, che ballano", ipotizzò... no, no, nessun rumore di gente che saltava o ballava, nessun rumore di scarpe, di tacchi, nessun vociare o ridere o parlare. "C'è qualcunooo?". Nessuno rispondeva, né dal bagno, né dalle cucine, né dalla saletta da pranzo attigua a quella di ... [segue »]
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