Ritorno alle origini

...spesso trattato come un giocattolo. Sottostavo con freddezza e distacco, in quanto per me era una rivalsa contro le mie clienti. Contro il loro falso pudore, ipocrita e perbenista, espresso in pubblico. Nel loro ambiente ostentavano un rigido attaccamento a valori accettabili da un punto di vista etico. Io, bastardo ed arrivista, sfruttavo ogni loro piccola debolezza; conquistavo la loro fiducia, il loro favore per trarne il profitto maggiore. L'amore sentimentale non m'interessava; lo consideravo con cinismo come una distrazione. Avere una compagna fissa? Lungi da me, troppe complicazioni, mi ripetevo ad ogni piè sospinto.
Ogni volta che una storia prendeva una piega seria, una vocina iniziava a tormentarmi e, a quel punto, non potevo fare altro che sbarazzarmi della malcapitata di turno. E, in verità, poco m'interessava se ferivo i suoi sentimenti. Il mio egoistico cinismo non aveva limiti. Usavo una tecnica ben collaudata per liberarmi da quel fardello; adottavo una strategia precisa, efficace e sempre identica a se stessa. Al terzo appuntamento, dopo una cenetta romantica a lume di candela, nella quale davo sfoggio della mia maestria in cucina, concedevo le chiavi del mio appartamento. Così la ragazza, ingenuamente, si sentiva tranquilla sul valore dei miei sentimenti e,... [segue »]

Alessandro Lemucchi

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