Ritorno alle origini
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...che faceva tanto "cattivo ragazzo".
Piacevo in particolare a quel tipo di donne che, per svariati motivi, non volevano avere legami o relazioni stabili, e con un unico intento: quello di divertirsi, rendendo reale l'inconscio bisogno di trasgredire. Io ero la soluzione perfetta, anonimo e discreto, il dilettevole trastullo di una sera. Per questi motivi realizzavo il sogno proibito di una piccola schiera di clienti affezionate. Cos'è la vita, se non una perenne ricerca dell'appagamento dei sensi? Mi consolavo con domande di questo spessore. Il mio era un servizio reso: rendevo reali desideri nascosti. La mia ambizione, la mia voglia di emergere dalla massa, non conosceva limiti. Volevo il successo, quello vero, a qualsiasi costo.
Non mi concedevo svaghi: solo "studio e lavoro". Amavo quella vita; sceglievo con cura le mie compagne occasionali. La bellezza era d'obbligo: solo con questa le avrei soddisfatte al massimo, senza rischiare di deluderle. Se avessi accettato tutte le proposte, questa occupazione si sarebbe trasformata in mera prostituzione. Soltanto poche, ma importanti clienti che avevano potere. Con loro frequentavo i migliori ristoranti e conoscevo gente influente. Tutto ciò che facevo era finalizzato al raggiungimento del mio obiettivo: il successo. Non m'importava se per conseguirlo ero ... [segue »]
Composto sabato 2 aprile 2016
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