La villa dei sogni

...si aprì.
"Sogni qualcosa? Sogni qualcuno?" Esordì.
Non era strano in quel momento che parlasse, così risposi "Si, cerco conforto"
Non ci fu tempo per guardarmi intorno, tutto ora sembrava vivo.
Colori, fragranze e luci mi avvolsero insieme al canto vibrante degli uccelli ed al suono sommesso di un ruscello. Uscii fuori.
Il giardino era cambiato, tutto appariva florido e vivace.
Da lontano su una panchina scorsi una figura femminile.
Mi vide, si alzò e mi venne incontro.
Esile e frizzante mi raggiunse: "ciao" mi disse, io non risposi. Rimasi a contemplarla fissandola negli occhi, intanto il paesaggio mutava
"Cosa facciamo oggi?" Disse lei. Io non risposi, ma accennai un sorriso, lei annuì e mi prese per mano incamminandosi verso un laghetto.
Arrivammo sulle rive di un lago argentato, lei si fermò e mi lasciò la mano sedendosi a terra.
Feci lo stesso. La ragazza si tolse i sandali, i pantaloni e la camicia bianca mostrando una nudità innocente, candida nelle forme ed allo stesso tempo armoniosa ed esile. Immerse le gambe nell'acqua gelida del lago e subito un bagliore dorato l'avvolse illuminando il fondale verde e roccioso del laghetto.
Intorno a lei migliaia di insetti e pesci sciamavano virtuosamente.
Mi sorrise ... [segue »]

Roberto Ceccacci

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