Scritto da: Luca Zecca

Diritto allo studio, pilastro per il progresso culturale ed economico della nazione


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...in cui sicuramente gli stress non mancano e di studiare? Perché attenzione, io non sto parlando di un caso ipotetico in cui una persona lavori part-time per poi portare avanti gli studi, ma sto parlando di una persona che è inserita in magari uno studio professionale e lavora quotidianamente 8 ore più diversi straordinari. Questa persona, stressata e frustata da lavori che per quanto belli agli occhi di tanti non sono comunque ciò che desiderava, la porteranno a cambiarne di molti. Un lavoro che non piace stressa subito e così ogni 6 mesi - 1 anno, cambierà lavoro. Acquisendo sì diverse competenze ma non diventando mai un "inserito" in un contesto lavorativo. Questo anche perché attenzione, non si parla di persone che già dopo la terza media preferivano fare i muratori piuttosto che studiare, si parla di ragazzi che di studiare ne avrebbero avuta molta voglia ma per motivi economici o altro non li si è aiutati nel loro percorso di studi post-maturità.
Chi dunque, sinceramente, guardandosi in cuor suo, può dire che qualunque sforzo economico, anche il più grande e impegnativo, per far studiare, non avrebbe prodotto risultati migliori della decisione di non far proseguire gli studi?
Lasciando da parte ... [segue »]
Composto mercoledì 9 febbraio 2011

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    Scritto da: Luca Zecca

    Commenti

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    postato da , il
    beh sì chiaro se si riesce come per tutte le cose "sudate" la soddisfazione è quanto meno doppia!
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    allora ho frainteso...pensavo lo scritto tendesse a rendere obbligatoria anche l'università.....cmq ritengo si possa studiare e lavorare...con qualche sacrificio in più...ma che soddisfazione...in più..!!
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    L'operaio con sette figli chiaramente non potrà farsi carico della scuola universitaria per tutti e sette contemporaneamente. Anche se comunque, anche in quel caso estremo, sarebbe un peccato per anche solo uno di essi non poter fare l'università se c'è la volontà di farla... di contro, il figlio del ricco che ripete 7 volte l'anno universitario, per farsi mantenere a sbaffo, anche se il padre è ricco, secondo me va cacciato con un calcio nel sedere. Anche se il padre potrebbe mantenerlo a fare niente all'università. Credo che ecco ci vorrebbe un'analisi situazione per situazione. Il mio era proprio uno spunto riflessivo a tutto tondo...
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    postato da , il
    Scusami tu penso abbia frainteso l'obbligatorietà dell'ultima parte del mio scritto. O meglio, credo di essermi espresso io in maniera pessima (se stai parlando proprio di quella parte).

    "Ecco, io credo che la mentalità secondo cui gli studi sono "obbligatori" fino alla maturità vada cambiata.", intendo che deve essere d'obbligo per la famiglia mantenere il ragazzo anche all'università. Ma non come imposizione legale, ma proprio morale. Spesso ho sentito genitori dire "beh ma adesso fino alle superiori gliel'ho pagata, poi vada con le sue gambe" e secondo me è sbagliato... vada con le sue gambe da dopo l'università, ma non prima. Se vuole studiare e se sceglie liberamente di studiare. E poi, comunque, chiaramente la cosa va vista nelle varie situazioni.
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    postato da , il
    concordo con il diritto allo studio, ma assolutamente no per la sua obbligatorietà oltre ogni limite.....perchè si finisce per svilire lo studio....e cmq...come lo scritto ben dice...uno studente può ben lavorare e studiare senza pesare completamente sulla sua famiglia....ma la scelta dello studio deve sempre esssere libera

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