Scritto da: Luca Zecca

Diritto allo studio, pilastro per il progresso culturale ed economico della nazione


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...mere posizioni personali dettate da un "trinceramento intellettuale", e lasciando da parte ogni lurido egoistico tornaconto puramente economico (che poi, come detto, la famiglia a lungo termine non ha tutti questi vantaggi economici), non si può che dire che è una scelta sbagliata e illogica.
Preciso che qui parlo di persone che scelgono di non far proseguire gli studi, non perché in chiare condizioni disagiate, ma solo perché "preferiscono spendere i soldi in maniera differente" (magari per ristrutturare la seconda casa, o a acquistare una macchina più nuova). Persone cioè che sarebbero state in grado di sopportare un costo annuale di circa 10.000 euro per uno studente universitario. Magari se lo studente (come spesso accade) trova un lavoro part-time durante gli studi quel costo quasi si dimezzerebbe arrivando a 5.000-6.000 euro all'anno.
Ecco, io credo che la mentalità secondo cui gli studi sono "obbligatori" fino alla maturità vada cambiata. Perché studiare non è solo bello perché arricchisce culturalmente una persona, perché forma cittadini più consapevoli e quindi responsabili, ma anche perché se si vuole avere un visione meramente economica, è un guadagno per la famiglia e per la nazione. Economicamente e intellettualmente.
Composto mercoledì 9 febbraio 2011

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    Scritto da: Luca Zecca

    Commenti

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    postato da , il
    beh sì chiaro se si riesce come per tutte le cose "sudate" la soddisfazione è quanto meno doppia!
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    allora ho frainteso...pensavo lo scritto tendesse a rendere obbligatoria anche l'università.....cmq ritengo si possa studiare e lavorare...con qualche sacrificio in più...ma che soddisfazione...in più..!!
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    L'operaio con sette figli chiaramente non potrà farsi carico della scuola universitaria per tutti e sette contemporaneamente. Anche se comunque, anche in quel caso estremo, sarebbe un peccato per anche solo uno di essi non poter fare l'università se c'è la volontà di farla... di contro, il figlio del ricco che ripete 7 volte l'anno universitario, per farsi mantenere a sbaffo, anche se il padre è ricco, secondo me va cacciato con un calcio nel sedere. Anche se il padre potrebbe mantenerlo a fare niente all'università. Credo che ecco ci vorrebbe un'analisi situazione per situazione. Il mio era proprio uno spunto riflessivo a tutto tondo...
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    postato da , il
    Scusami tu penso abbia frainteso l'obbligatorietà dell'ultima parte del mio scritto. O meglio, credo di essermi espresso io in maniera pessima (se stai parlando proprio di quella parte).

    "Ecco, io credo che la mentalità secondo cui gli studi sono "obbligatori" fino alla maturità vada cambiata.", intendo che deve essere d'obbligo per la famiglia mantenere il ragazzo anche all'università. Ma non come imposizione legale, ma proprio morale. Spesso ho sentito genitori dire "beh ma adesso fino alle superiori gliel'ho pagata, poi vada con le sue gambe" e secondo me è sbagliato... vada con le sue gambe da dopo l'università, ma non prima. Se vuole studiare e se sceglie liberamente di studiare. E poi, comunque, chiaramente la cosa va vista nelle varie situazioni.
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    postato da , il
    concordo con il diritto allo studio, ma assolutamente no per la sua obbligatorietà oltre ogni limite.....perchè si finisce per svilire lo studio....e cmq...come lo scritto ben dice...uno studente può ben lavorare e studiare senza pesare completamente sulla sua famiglia....ma la scelta dello studio deve sempre esssere libera

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