J'Accuse! "Voi in coscienza credete sia giusto sfregarsi via, buttare a terra e calpestare nostro Signore?"
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...dei fratelli, davvero non mi capacito del perché di questo da parte di chi passa anni in seminario e poi prosegue nello studio teologico. Come si può poi arringare contro i fedeli che seguono la santa messa come un teatro e non sono convinti del tutto nemmeno del perché si perda tempo in tanti formalismi?
Potrei scrivere facciate intere sull'argomento ma qui mi fermo perché credo di aver centrato il punto. Al giorno d'oggi c'è internet e le biblioteche non mancano, chi vuole, quindi, da oggi potrà informarsi su questo argomento e decidere se continuare con questa pratica o tornare a quello che non era cieco rigore ma un giusto modo di operare per sé stessi e davanti a Dio.
Signore nostro che ogni giorno la società nasconde sotto il tappeto credendo nel materialismo individualista, vogliamo metterci anche noi fedeli a nasconderlo sotto il banco nella sua casa con un calcetto perché caduto in terra?
Questo scritto io lo rivolgo ai fratelli perché si informino, e in coscienza, decidano; ma sopratutto ai sacerdoti: perché non gridate contro tutto questo? Perché non vi assumente la responsabilità di bandire questa barbarie?
"Perché non avete mai un attimo di tempo per far aprire a tutti gli occhi sul delitto che ogni giorno si copie davanti all'altare?", mentre me lo chiedevo appena dopo essermi congedato da cristo in fondo alla navata, il tintinnio di ceste piccole rovesciate in una più grande proprio al fianco dell'altare mi oscurò i pensieri e mi diede il moto di scrivere questo.
Luca zecca un fedele – un nessuno.
Composto domenica 2 marzo 2014
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