"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza". Inizia così l'art. 1 della Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo. Parole semplici, queste. Semplici come un bambino che carezza il volto della madre, semplici come il sorriso di un amico, semplici come due occhi che ti guardano e brillano. Parole che smuovono quello che da secoli è imprigionato nelle catene del mondo. Un mondo tassellato di ingiustizie, violenze, orrore, pregiudizi. È un mondo orrendo, questo. Un mondo dove una religione, una nazione, la patria a cui da secoli si è appartenuti, diventano un fenomeno da attaccare, maltrattare, violentare. La libertà viene ostacolata, ogni singolo giorno. La libertà di vivere, di amare, di essere umani. Umanità. Non si tratta di politica, provenienza, religione. Si tratta di umanità. Si tratta di guardare negli occhi una persona e amarla, farla sentire un essere umano, farla sentire speciale. Perché forse, le uniche armi che possediamo per dimostrare al mondo l'errore che commette ogni giorno, sono proprio quegli occhi. Armiamoci di questo, e con questo, con tutto questo, riusciremo a sconfiggere quello che oggi è chiamata violenza, ma che domani chiameremo amore.
Composto giovedì 15 gennaio 2015
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