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...di una cessa pure l'infezione. E con uguale ragione il p. Antero Maria da s. Bonaventura, che utilmente si impegnò nei lazzaretti durante la peste di Genova del 1657 ha scritto "spento il morbo, il non infettarsi più dal conversar con persone infette e dal trattar delle loro robe è una conseguenza, perché cessando la mala influenza o sia pessima costellazione, benché meglio si direbbe," l'ottima "ordinazione divina, cessa totalmente l'effetto del contagio. La costituzione epidemica nello stesso luogo non dura più di un anno intero e cessa spontaneamente. Nella provincia di Milano non abbiamo veduto la petecchia mantenersi sotto forma epidemica per più di sei mesi, ne dai racconti delle altre epidemie ci è accaduto di osservare che elle fossero durate più di otto o nove mesi. Da queste evidenze si comprende come le epidemie contagiose non cessino per mancanza di individui da contagiare, ma per mancanza di predisposizione, conseguente al cessar della ragione che la risveglia e mantiene, e che si ingannarono coloro i quali da mal concepite e peggio eseguite misure sanitarie hanno supposto di aver spento il contagio, che in pari tempo si sarebbe spontaneamente concluso. Russel ha meglio di ogni altro svelato questo errore.... [segue »]
Composto domenica 11 giugno 2017
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