Confucio e Aristotele: l'armonia in Oriente è l'essere in Occidente
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...membri della comunità, mentre a livello di gruppo, esso assicura equilibrio e stabilità.
Noi occidentali siamo figli, da un lato, di un principio di fratellanza che sta nella nostra cultura classica e cristiana, dall'altro del Romanticismo, un movimento che ha contribuito in modo determinante a forgiare la nostra percezione del mondo.
Il Romanticismo esaltava nell'individuo l'intuito, l'emozione, il sentimento, la passione. Enfatizzava l'importanza del mondo dei sensi e propendeva verso il mondo dell'immaginazione, della fantasia, della ricerca di una realtà che non fosse un qualche passato idealizzato o un utopistico futuro.
In Occidente (Aristotele) si considera la realizzazione dell'individuo come condizione necessaria all'armonia della società; in Oriente (Confucio) si considera l'armonia della società come una condizione necessaria per la realizzazione dell'individuo.
Secondo il Confucianesimo il concetto di "Armonia" occupa in Oriente il posto centrale che in Occidente spetta al concetto di "Essere".
L'armonia è l'arte di gestire nel modo meno conflittuale possibile i rapporti fra i membri dell'ordine sociale. Risolvere i conflitti con dei compromessi è dunque più importante che affermare la "giustizia", poiché la "giustizia" non può essere una verità assoluta e intangibile.
Dal pensiero filosofico greco è derivata, in Occidente, una mentalità logica, matematica, razionale, scientifica. Il pensiero ... [segue »]
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