Miaooo... buongiorno a tutti, naturalmente anche a coloro che mi sono nemici giurati e spergiurati. No, non temete, un gatto nero come me non è e non sarà mai in odore di "santità", ne per quello che dice, ne per quello che fa. Il mio motto è: graffio per graffio... o tuttalpiù, ad offesa insolente, replico con adeguata supposta verbale. Ho ricevuto il plauso di Marilù per aver cominciato a tracciare il profilo della attiva "meretrice" del fantablog in oggetto, che sempre più simile (con tutto il rispetto per i cani veri) a quel "cane di stoffa" evocato diversi anni fa tra le note di una famosa canzone, sbatte la porta telematica del suo "regno" in faccia a chiunque osi contraddirla... con il continuo rischio, a causa dell'incongruenza delle sue affermazioni, di chiudere l'accesso, prima o poi, anche a se stessa. Quella specie di luna park dell'ignoranza retriva, illuminato dalla luce fatua di una sotterranea cattiveria, mascherata dal sorriso dell'ipocrisia personificata, con l'appellativo di chiara ispirazione califanesca, nel senso che "attingendo" dalla sensibilità e dalla capacità di un grande e cioè copiandolo, nel tentativo di colmare il proprio vuoto morale e materiale... non è che si fa una gran figura. Comunque, la simpatica e accorta Marilù, mi ha evidenziato quanto segue: "Le sciocchezze che si fanno possono essere talvolta rimediate; quelle che si dicono sono irrimediabili". A. Berthet e questa per ora è solo una sorta di "antipasto" della supposta cartacea che seguirà. A buon rendere.
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