Un pezzo di femmina
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Alle elementari tutti mi chiamavano "la piccolina" a causa delle mie fattezze minute e per le maestre ero la mascott della classe, da allora questo appellativo e i suoi innumerevoli sinonimi mi perseguitano.
Giunta ad un età considerevole per i miei genitori, quindici anni, mio padre fu preso dall'ansia e cominciò a preoccuparsi per la mia bassa statura:
Cara, ma mica ci rimarrà così?
Disse un giorno rivolgendosi a mia madre.
Fui portata a forza in una palestra molto qualificata, e i miei genitori espressero insieme le loro perplessità al medico addetto all'inserimento, che dopo avermi guardata attentamente, scosse la testa in segno di diniego, dicendo:
Non aspettatevi miracoli, noi faremo il possibile.
Ricordo ancora con tensione quell'anno di palestra, appesa a una sorta di barra di legno, dove solo i polsi a mio parere avevano qualche possibilità di allungamento.
E quando dopo un anno, mi misurarono, mi ero allungata solo di un centimetro, e mio padre con il suo solito sguardo pessimista, disse:
Figlia mia ricordalo, abbiamo fatto il possibile per farti allungare. Spero che non ci rinfaccerai mai di non aver fatto nulla per risolvere il tuo problema.
Ma quale problema? Io di problemi non me ne stavo facendo, ma questa loro ... [segue »]
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