Racconti inseriti da Gino Ragusa Di Romano

Questo utente ha inserito contributi anche in Frasi & Aforismi e in Poesie.

Scritto da: Gino Ragusa Di Romano
Nacqui il 26 giugno 1943 a Pietraperzia, dove vivo. La mia famiglia m'impartì un'educazione spartana ed io ne condivisi gli insegnamenti, facendo degli stessi la mia norma di vita. Padre di quattro figli, col valido e costante aiuto della mia consorte, signora Maristella Calabrese, insegnante... [continua a leggere »]
Vota il racconto: Commenta
    Scritto da: Gino Ragusa Di Romano
    Lettera a mia figlia Vega

    Mia piccola Vega, hai già compiuto dieci anni e mi sembra giusto che tu cominci a conoscere qualche regola di buona creanza per poter vivere civilmente con i tuoi simili e per essere considerata, come si dice, una brava ragazza. Durante questi dieci anni hai avuto più... [continua a leggere »]
    Composto lunedì 25 settembre 1995
    Vota il racconto: Commenta
      Scritto da: Gino Ragusa Di Romano

      Dialogo tra me e Sofia

      Era d'inverno e nel meriggio oscuro volli uscire per incontrare la mia amica del cuore. Gentile era e di raffinati modi, concisa nel dire e nell'ascoltare attenta, igiene nella sua mente ce n'era tanta. Il sorriso aveva bello ed invitante, mentre gli occhi sprizzavano amore e tanta intelligenza... [continua a leggere »]
      Composto mercoledì 6 dicembre 2000
      Vota il racconto: Commenta
        Scritto da: Gino Ragusa Di Romano

        Franco, Epifanio e il cane randagio

        Franco frequentava la seconda elementare e tutte le mattine percorreva la stessa strada per raggiungere la scuola. Durante il tragitto s'incontrava con altri compagni ed insieme con alcuni di loro andava a comprare il solito panino, che consumava durante la ricreazione.
        Un giorno, mentre andava... [continua a leggere »]
        Composto martedì 22 dicembre 1970
        Vota il racconto: Commenta
          Scritto da: Gino Ragusa Di Romano

          Giulia (La figlia di nessuno)

          Viveva in una grande e bella casa di un paesino dell'entroterra della splendida Sicilia una donna sensibile e cordiale di nome Matilde, sposa di un gentiluomo, che aveva il vizio di giocare frequentemente a carte.
          La casa si affacciava sulla piazza larga e lunga, palcoscenico di quei cittadini... [continua a leggere »]
          Vota il racconto: Commenta
            Scritto da: Gino Ragusa Di Romano

            Lettera a Sofia

            Mia nobile Sofia,

            il dialogo che con te condivisi qualche anno fa, riportato nel mio libro - Accenti d'amore e di sdegno -, avrei desiderato tanto oggi poterlo proseguire ancora, seduto di fronte a te, ma motivi di salute, purtroppo, mi impediscono il salutare incontro, che dà immediata... [continua a leggere »]
            Composto venerdì 21 dicembre 2012
            Vota il racconto: Commenta
              Scritto da: Gino Ragusa Di Romano

              Mia madre racconta

              Avevo cinque o sei anni e in quel pomeriggio invernale, oltre a far freddo, piovigginava. In quel tempo non si conosceva il termine "televisore" come apparecchio domestico erogatore di notizie audiovisive, che dal 1954, se non ricordo male, cominciò ad infiltrarsi e quindi a poco a poco a... [continua a leggere »]
              Vota il racconto: Commenta
                Scritto da: Gino Ragusa Di Romano

                Nino

                Nino, figlio di Turiddu e di Stella, abitava in campagna con i suoi genitori e con i suoi fratelli. Tutti lavoravano un appezzamento di terreno di proprietà di un tale, chiamato don Totò.
                Nino aveva sei anni ed, oltre a lavorare, andava a scuola, in una scuola rurale, che raggiungeva a piedi... [continua a leggere »]
                Composto giovedì 30 novembre 2000
                Vota il racconto: Commenta
                  Scritto da: Gino Ragusa Di Romano

                  Voscienza benedica!

                  Un contadino, chiamato massaru Nittu, essendosi arricchito non molto onestamente, un giorno pensò di dare più tono al suo nome e di ricevere di conseguenza, a suo modo di vedere, più rispetto.
                  Diceva, infatti, rivolgendosi alla moglie: "Ormai sono un uomo facoltoso, aumento le mie ricchezze ogni... [continua a leggere »]
                  Vota il racconto: Commenta