Università. Esame di Fisica. Si presenta il primo studente. Il professore: "Sei in treno in uno scompartimento. Fa caldo. Che fai?". "Mah, apro il finestrino". "Bravo! Calcola la variazione di Entropia". "Mi servirebbe qualche dato in più...". "No". "Lo sai?" "No? Va bene, vada". E il primo viene sbattuto fuori. Arriva il secondo, poi il terzo, il quarto e il professore fa la stessa domanda con lo stesso risultato. Arriva l'ultimo studente: "Sei in treno, in uno scompartimento. Fa Caldo. Che fai?".  "Mi tolgo la giacca". "Sì, va beh, ma fa ancora caldo, che fai?".  "Mi allento la cravatta".  "Ma fa ancora caldo. Che fai?".  "Mi sbottono la camicia". "Sì, ma fa ancora tanto caldo. Che fai?" "Senta, professore, può fare quanto caldo vuole, ma io quel cazzo di finestrino non lo apro".
Anonimo
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    Un signore anziano siede ad un tavolo di un bar, quando vede che in un tavolo affianco al suo c'è una signora (anche lei anziana) e si ricorda che l'ha già vista prima da qualche parte. Si alza dalla sua sedia e, molto educatamente, chiede alla sua vecchia conoscenza se può sedersi al suo tavolo. Quindi attacca discorso. Lui: "Come sta, signora, mi ricordo di lei" Lei: "Oh, buongiorno, come la vedo bene..." Lui: "Eh, già; tutto bene. Ma mi dica, ce l'ha ancora la casa di appuntamenti?" Lei: "Certo, la gestisco ancora, ma non è più come una volta. Mi ricordo quando veniva Benito. Sceglieva una ragazza, la portava in camera e poi molto discretamente se ne andava. E il giorno dopo arrivavano cioccolatini per tutte" Lui: "Ma veramente?" Lei: "Oh, si. E pensi che veniva anche De Gasperi. Veniva, sceglieva una ragazza, a volte due, saliva in camera e poi se ne andava senza farsi vedere. Un vero signore". Lui: "e il giorno dopo cioccolatini per tutti, immagino..." Lei: "No, fantastici fiori! Che uomo. E pensi che la settimana scorsa è venuto ***". Lui: "Ah sì? E dopo di lui, fiori per tutte!?" Lei: "No, no, lui era solo venuto a trovare la madre!"
    Anonimo
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      Nell'intervallo tra due numeri di acrobazia il presentatore propone un gioco per coinvolgere il pubblico. Si tratta di superare tre prove per vincere un 100 milioni: 1) bere in 1 minuto 20 grappini; 2) tagliare la criniera di un ferocissimo leone; 3) sodomizzare una vecchia di 80 anni. Si presenta il primo: crolla dopo 10 grappini, il secondo ha troppa paura del leone, e così via. Finché si presenta alla gara un aitante carabiniere di 20 anni, orgoglio dell'arma. In 30 secondi si scola i grappini. Poi, un po' barcollante, entra nella gabbia, che viene celata al pubblico da un enorme telone. Inizia così una lotta furibonda che il pubblico può solo intuire. Finché, dopo qualche minuto, il ruggito di resa del leone; poi il silenzio. Il tendone si alza, il carabiniere, uscendo dalla gabbia, tutto stracci, esclama: "e adesso dov'è la vecchia che la rapo a zero!".
      Anonimo
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        Una signora va in banca di un paesotto con un grosso borsone zeppo di contanti, e dice che vuole depositare trecento milioni di lire. L'impiegato vedendo una grossa borsa di banconote si insospettisce, e la fa parlare col direttore. Quello dice che è possibile, certo, ma - a titolo di precauzione - chiede con circospezione e delicatezza come mai tutte quelle banconote tutte insieme. La signora "oh. Ma non è un problema, non è mica un segreto: questa cifra è il frutto di un paio di scommesse". Il direttore (davvero incuriosito) "se non sono indiscreto, di che scommesse?" La signora: "mah, vede, io sono abituata a fare delle scommesse forti, con forte rischio e forti somme: ad esempio, io potrei scommettere questa intera cifra sul fatto che lei ha le palle quadrate..." il direttore guarda i trecento milioni, pensa che sono anni di stipendio anche per lui, e dopo un po' di esitazione accetta la scommessa. La signora dice: va bene, vengo qui domani mattina con l'avvocato tal dei tali (noto in paese) che faccia da testimone, e se lei ha le palle quadrate mi darà altri 300 milioni, se no io le darò questi". La notte il direttore della banca non riesce a dormire: ha scommesso una bella somma. Ma si alza due o tre volte, va in bagno, si abbassa le mutande e verifica: no, non sono quadrate! Al mattino la signora si presenta in banca con l'avvocato. Si chiudono tutti e tre nello studio del direttore, e la signora chiede (come d'accordo) di vedere le palle. Il direttore abbassa le mutande. La signora sembra perplessa, e chiede: "scusi, posso toccarle per verificare?" Il direttore è un po' imbarazzato, ma davanti ai 300 milioni così vicini dice: "vabbè faccia pure". In quel momento l'avvocato inizia a battere la testa contro il muro. La signora si gira appena verso di lui e dice al direttore: "Lo deve capire. Sa... Stamattina sono stata da lui e ho scommesso con lui mezzo miliardo che entro mezzogiorno le avrei preso le palle in mano".
        Anonimo
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          Un signore vende un orologio a un carabiniere e gli dice "Guardi, questo orologio è impermeabile, ci potrà anche fare la doccia" Allora il carabiniere inizia a schiacciare e a controllare l'orologio e poi dice "Mi ha detto che si può fare anche la doccia... ma da dove esce l'acqua?"
          Anonimo
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            Un contadino sta ammirando il proprio allevamento di galline all'aria aperta. Ad un certo punto si avvicina un tipo distinto e gli chiede: "Belli i suoi polli, cosa mangiano?".  "Ah guardi... solo roba di prima qualità, costosissima".  "Ma non si vergogna? Io sono un commissario della fao incaricato di multare chi spreca cibo e le farò avere una multa di un milione di lire!". Qualche giorno dopo l'allevatore viene avvicinato nuovamente da una persona: "Belli i suoi polli, che mangiano?". L'allevatore ricordandosi del tizio di prima gli fa: "Ah... roba da poco, scadente, di scarto...".  "Ma non si vergogna? Io sono della protezione animali e presto le farò arrivare una bella multa di un milione!". Dopo una settimana l'allevatore, ricevute le due multe, viene nuovamente avvicinato da un ammiratore dell'allevamento: "Che belli i suoi polli, che cosa mangiano?".  "Ah, guardi, io gli do diecimila lire a testa e si comperano quello che vogliono!".
            Anonimo
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              In un pollaio il gallo Michele rendendosi conto di non riuscire più a soddisfare tutte le numerose ed esigenti galline decide di farsi aiutare da un altro galletto. Michele spiega al novizio la "tecnica" da utilizzare: Si divideranno equamente le galline del pollaio, "zak zak" un veloce colpo per ognuna di esse e via! L'unica cosa che Michele si raccomanda è "velocità e cortesia", infatti dopo ogni... "zak zak" è di uso ringraziare! Il mattino dopo i due si presentano al "lavoro". È il turno di Michele... "zak zak"... Buongiorno signora "zak zak"... Buongiorno signora "zak zak"... Buongiorno signora... e così via! Subito dopo è la volta del nuovo galletto, che non vuole certo sfigurare per cortesia e velocità: "zak zak"... Buongiorno signora "zak zak"... Buongiorno signora "zak zak"... Buongiorno signora "zak zak"... Scusa Michele!
              Anonimo
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