Durante la lezione, M. B. entra in classe vestito da giullare con relativo cappello e ballando, cantando ed offendendo in modo "burlesco" gli studenti della classe che lo applaudivano e gli davano la mance, se ne è andato ringraziandomi per il tempo che gli avevo concesso, ero troppo stordita da ciò che stava accadendo per dirgli qualsiasi cosa.
Due gruppi di studenti non meglio identificati, vestiti con tute nere e balaclava, con alcuni che braccia sinistro unna fascietta rossa ed altri con la fascietta blu, hanno ingaggiato battaglia dentro la scuola armati di fucili a pallini e petardi, dopo 20 minuti di questa battaglia sono fuggiti attraverso il cortile.
Poco prima della fine delle lezioni, durante lo scompiglio generale Francesco U. e M. B. sono sgattaiolati nell'ufficio del preside accendendo il microfono e urlando a tutta la scuola con il sottofondo dell'inno italiano: "Popolo Italiano! Questa orrenda dittatura è finita ed adesso fuggite finché siete in tempo!" Purtroppo prima che qualcuno riuscisse a fermarli sono fuggiti dalla scuola con gli alunni che cantavano l'inno italiano ancora in sottofondo.
Appena seduta gli alunni C. A. e W. A. mi hanno chiesto con apparente cortesia di potersi mettere ai lati della cattedra. Appena iniziato a spiegare ad ogni mia frase il resto degli alunni hanno dapprima riso poi battuto le mani e poi emesso un verso di stupore. A metà lezione ho potuto sequestrare tre fogli dalle mani dei sopraddetti alunni C. A. e W. A. sopra erano scritte rispettivamente le seguenti parole: risate; applausi; woow. Ai docenti che seguiranno la mia ora chiedo di non acconsentire alle apparenti innocue richieste degli alunni.
L'alunno L. si rifugia dietro l'armadietto, mettendosi in testa un cartellone, per poi buttarsi sul banco di F. facendolo cadere dalla sedia, il tutto senza motivazione apparente. L.
L'alunno M., durante la mia lezione, sbriciola dei cracker sul banco e fingendo di essere una gallina inizia a "beccarli". Al mio richiamo l'alunno si finge una gallina impaurita correndo a braccia aperte per tutta la classe e starnazzando. L'insegnante di inglese X.
Suo Figlio S. A. fa linguacce al compagno interrogato alla lavagna giustificandosi che aveva le labbra secche. Chiedo un colloquio con i genitori e invito gentilmente i genitori a comprargli un Burro Cacao per le labbra screpolate.
L'alunna N. G. si toglie la maglia davanti a tutti dicendo di avere molto caldo (la classe scoppia in una risata generale) e l'alunno G. F. commenta dicendo di "volersela fare". Non ho parole per descrivere l'accaduto. Chiedo l'immediata espulsione.
L'alunno Z. prende la parola, durante il compito in classe di matematica, e dice: "Professoressa sono anolessico!", subito dopo mi volta le spalle e butta un peto rumoroso.