Ecco..
Queste parole di Alda Merini
rendono a meraviglia
l’idea che ho sempre avuto dei poeti:
I POETI AMANO.
I POETI ARDONO.
I POETI SONO ROGHI DI VITA.
I poeti sono "amanti” per definizione.
Portatori d'un amore originario e primitivo.
Un amore talmente intenso e dematerializzato
da poter essere visto come antenato
delle forme d'amore
che conosciamo noi, nelle nostre vite.
Un amore talmente vasto e senza un oggetto specifico
che ce li rende quasi stranieri.
Eppure li adoriamo questi stranieri
che parlano una lingua
che non afferriamo mai per intero
e della quale intuiamo solo a tratti
un senso possibile ma non definitivo.
Una lingua, di cui non possiamo fare a meno
e che ci cattura con le sue sonorità cosi familiari,
sempre sul punto di disvelarsi
come una nostra mitica lingua d'infanzia.
Non la comprendiamo mai per intero
ma ci lasciamo cullare dalla sua musicalità,
dalla sua dolcezza, dalla sua luce.
I poeti sono insieme estranei e familiari
Stirpe di confine.
Amano l'Amore come il cacciatore ama la preda
e ne scruta le orme sulla neve,
il ramo spezzato nella foresta.
Cacciatore sempre in cammino
che fiuta l'odore dell'animale selvatico
in ogni folata di vento,
E insieme, i poeti
sono amanti scacciati dal paradiso.
amanti esuli, amanti affranti, sconcertati,
angosciati a volte dallo stesso fuoco che in loro arde.
Che li divora.
Luminosa fiamma continuamente alimentata
nel falò dei loro nervi, delle loro vene,
delle loro Vite.
I poeti sono gli individui che più d’ogni altro
sono toccati e flagellati dall’Amore.
Persone inchiodate dalla loro sensibilità
a essere sentinelle e testimoni
dell'incessante duello
fra l’impossibilità dell’Amore
e la sua sete inestinguibile e inappagata.
E' un tipo d’amore doloroso e insieme cristallino.
Il più puro e assoluto che si possa rinvenire sul pianeta
Che i poeti siano una sorta di esercito dell'Amore,
sbandato e in rotta, è sempre stata la mia idea:
soldati stoici, valorosi, vinti e mai sconfitti
Milizie disperse che cullano perfino la nostalgia
del campo di battaglia
intriso del loro stesso sangue.
13 anni e 10 mesi fa
Risposte successive (al momento 49) di altri utenti.
Scheggia: (TINA(AAAAAAAAAAAAAAA)!!!
Hai messo 15 A di troppo...
Non ce la faccio a sostenere il peso di tutte,
prima, perchè sono piccolina poi perchè
sì tanta abbondanza non merito.
HDL
Ciao!!!
13 anni e 10 mesi fa
Risposte successive (al momento 6) di altri utenti.
(Renato Zero)
Mi sei mancat000ooo000ooo...
Io non posso partecipare al concorso
perchè non mi trovo su territorio italiano.
Però non è sindacale, non trovi???
Ciao Salvatore
Ecco..
Queste parole di Alda Merini
rendono a meraviglia
l’idea che ho sempre avuto dei poeti:
I POETI AMANO.
I POETI ARDONO.
I POETI SONO ROGHI DI VITA.
I poeti sono "amanti” per definizione.
Portatori d'un amore originario e primitivo.
Un amore talmente intenso e dematerializzato
da poter essere visto come antenato
delle forme d'amore
che conosciamo noi, nelle nostre vite.
Un amore talmente vasto e senza un oggetto specifico
che ce li rende quasi stranieri.
Eppure li adoriamo questi stranieri
che parlano una lingua
che non afferriamo mai per intero
e della quale intuiamo solo a tratti
un senso possibile ma non definitivo.
Una lingua, di cui non possiamo fare a meno
e che ci cattura con le sue sonorità cosi familiari,
sempre sul punto di disvelarsi
come una nostra mitica lingua d'infanzia.
Non la comprendiamo mai per intero
ma ci lasciamo cullare dalla sua musicalità,
dalla sua dolcezza, dalla sua luce.
I poeti sono insieme estranei e familiari
Stirpe di confine.
Amano l'Amore come il cacciatore ama la preda
e ne scruta le orme sulla neve,
il ramo spezzato nella foresta.
Cacciatore sempre in cammino
che fiuta l'odore dell'animale selvatico
in ogni folata di vento,
E insieme, i poeti
sono amanti scacciati dal paradiso.
amanti esuli, amanti affranti, sconcertati,
angosciati a volte dallo stesso fuoco che in loro arde.
Che li divora.
Luminosa fiamma continuamente alimentata
nel falò dei loro nervi, delle loro vene,
delle loro Vite.
I poeti sono gli individui che più d’ogni altro
sono toccati e flagellati dall’Amore.
Persone inchiodate dalla loro sensibilità
a essere sentinelle e testimoni
dell'incessante duello
fra l’impossibilità dell’Amore
e la sua sete inestinguibile e inappagata.
E' un tipo d’amore doloroso e insieme cristallino.
Il più puro e assoluto che si possa rinvenire sul pianeta
Che i poeti siano una sorta di esercito dell'Amore,
sbandato e in rotta, è sempre stata la mia idea:
soldati stoici, valorosi, vinti e mai sconfitti
Milizie disperse che cullano perfino la nostalgia
del campo di battaglia
intriso del loro stesso sangue.
una massima del filosofo Nieztsche:
"Tutto ciò che non mi uccide mi giova"
Hai messo 15 A di troppo...
Non ce la faccio a sostenere il peso di tutte,
prima, perchè sono piccolina poi perchè
sì tanta abbondanza non merito.
HDL
Ciao!!!