Comunicato stampa: Il programma politico è momentaneamente sospeso causa indizione straordinaria del Primo Concorso Letterario DiVini o DiVersi, qui siam tutti persi!. Nell'ambito del concorso sono accettati contributi in prosa per la sezione Tette Sataniche oppure in versi per la sezione Il canto del cuCulo. Il vincitore sarà premiato da Marco in persona con la consegna dell'ambita statuetta della Stangona d'oro.
14 anni e 6 mesi fa
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Premesso che l'unico savoiardo che adoro è quello fatto con farina, uova e zucchero e che mi ritengo estremamente fortunato di non aver mai vissuto sotto un regime monarchico, mi sento però di condividere in parte il pensiero di Giosc per quanto attiene all'argomento "sciopero", perché, diciamoci la verità, questo straordinario strumento di lotta sociale ha perso, oggi, molto della sua originaria valenza rivoluzionaria divenendo un atto poco più simbolico. Certo, piuttosto che non fare nulla è assolutamente è lecito e legittimo esprimere il proprio dissenso scioperando. Ma non sarebbe forse il caso di "inventarsi" altre forme di lotta?
Io ho come l'impressione che spesso ci si dimentica che viviamo ormai nel 2010: non so se per voi è la stessa cosa, per me il mondo negli ultimi 50 anni è cambiato radicalmente. La televisione era solo in bianco e nero e c'era un solo canale. Nessuno aveva una calcolatrice tascabile: non esistevano ancora. Il telefono non te lo potevi portare appresso ed era un lusso che non tutti potevano permettersi. Ho visto il primo telecomando che avevo già 12 anni. Il gioco più moderno era la macchietta filoguidata con carica a molla! Insomma: era un altro mondo, un'altra epoca! Era una società diversa da quella odierna: si comunicava stando fisicamente davanti all'altra persona, mica davanti ad un avatar! E' cambiata la Società, la sua organizzazione, le sue esigenze; è cambiato il comune senso del pudore, il senso della morale, la sensibilità dell'uomo; è cambiato il commercio, l'industria, l'agricoltura. E' cambiato tutto! E questo solo negli ultimi 50/40 anni.
E se è cambiato tutto, ditemi, perché dovrei ritenere lo sciopero uno strumento ancora attuale? E infatti non lo è se non, unica eccezione, come forma di protesta simbolica o come momento di solidarietà. Punto. Stop. Fine.
E allora: non sarebbe il caso di prendere coscienza della nuova realtà sociale e studiare nuove forme di lotta?
14 anni e 6 mesi fa
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Ancora più triste se pensi che una quindicina di giorni fa, su una frase di DANA, avevo scritto testualmente: La Libertà di parola ha un senso solo se la Parola è libera.
14 anni e 6 mesi fa
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Il programma politico è momentaneamente sospeso causa indizione straordinaria del Primo Concorso Letterario DiVini o DiVersi, qui siam tutti persi!. Nell'ambito del concorso sono accettati contributi in prosa per la sezione Tette Sataniche oppure in versi per la sezione Il canto del cuCulo. Il vincitore sarà premiato da Marco in persona con la consegna dell'ambita statuetta della Stangona d'oro.
Io ho come l'impressione che spesso ci si dimentica che viviamo ormai nel 2010: non so se per voi è la stessa cosa, per me il mondo negli ultimi 50 anni è cambiato radicalmente. La televisione era solo in bianco e nero e c'era un solo canale. Nessuno aveva una calcolatrice tascabile: non esistevano ancora. Il telefono non te lo potevi portare appresso ed era un lusso che non tutti potevano permettersi. Ho visto il primo telecomando che avevo già 12 anni. Il gioco più moderno era la macchietta filoguidata con carica a molla! Insomma: era un altro mondo, un'altra epoca! Era una società diversa da quella odierna: si comunicava stando fisicamente davanti all'altra persona, mica davanti ad un avatar! E' cambiata la Società, la sua organizzazione, le sue esigenze; è cambiato il comune senso del pudore, il senso della morale, la sensibilità dell'uomo; è cambiato il commercio, l'industria, l'agricoltura. E' cambiato tutto! E questo solo negli ultimi 50/40 anni.
E se è cambiato tutto, ditemi, perché dovrei ritenere lo sciopero uno strumento ancora attuale? E infatti non lo è se non, unica eccezione, come forma di protesta simbolica o come momento di solidarietà. Punto. Stop. Fine.
E allora: non sarebbe il caso di prendere coscienza della nuova realtà sociale e studiare nuove forme di lotta?