Cara giosc, nel mio immaginario il cuore è un immenso complesso di "abitazioni": c'è la casa padronale, che sarà occupata dalla nostra mezza mela e dagli eventuali figli; e poi ci sono tante dépendance tutt'intorno, più o meno grandi, che accoglieranno gli ospiti più "illustri": coloro che, tra un viaggio e l'altro, si fermeranno da noi, con noi, per regalarci qualche cosa di speciale, momenti indimenticabili. E' così che popoliamo il nostro mondo interiore, per renderlo sempre più bello ed accogliente.
"Sarò riuscita ad essere angelo qualche volta?"... io credo di sì, perché chi sa riconoscerne uno, porta in sé una grande virtù: la sensibilità.
Grazie giosc, un abbraccio.
Hai ragione, Giosc: il prezzo del caffè (e non solo) rende Venezia più irraggiungibile che affascinante! Ma resta la magia nei suoi sapori antichi, almeno ai miei occhi e nei miei sensi.
Grazie per aver condiviso, Giosc e Giorgio.
Molto dipende da noi. Molto, ma non tutto... e quando nulla più si può fare, perché tutto già è stato fatto, non resta che inseguire un nuovo sogno. Ma l'abbandono è dolore. Puro dolore: hai proprio ragione Sergio...
In genere, ogni nostra "prima volta" è accompagnata dal timore; l'abitudine, poi, sconfigge le paure.
Ma è vero anche ciò che tu dici, Giorgio: a volte, nella profondità della conoscenza, ci troviamo di fronte a cose che ci lasciano sgomenti...
Grazie per la riflessione, un abbraccio!
"Sarò riuscita ad essere angelo qualche volta?"... io credo di sì, perché chi sa riconoscerne uno, porta in sé una grande virtù: la sensibilità.
Grazie giosc, un abbraccio.
Grazie per aver condiviso, Giosc e Giorgio.
Grazie Anna, e grazie cherì.
Ma è vero anche ciò che tu dici, Giorgio: a volte, nella profondità della conoscenza, ci troviamo di fronte a cose che ci lasciano sgomenti...
Grazie per la riflessione, un abbraccio!
Saluti a te, VAMPaul!